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Hotel: come KNX può migliorare il risultato economico

Simon Buddle spiega come l’automazione KNX possa consentire agli hotel un significativo risparmio sui costi complessivi e migliorare la loro redditività.

Gli hotel possono essere di svariate forme e dimensioni. Dal B&B un po’ scorbutico in riva al mare al più elegante cinque stelle in città. Io sono più una persona che ama le vacanze in tenda e con il cane puzzolente, ma per coloro che amano i comfort che può offrire un hotel, ci vuole un sacco di lavoro dietro le quinte per costruire e gestire queste strutture.

I comfort richiedono molto lavoro dietro le quinte (immagine di AgE Global Group da Pixabay).

Molti dicono che un hotel deve essere confortevole almeno quanto la propria casa. Ciò significa un buon letto, un ambiente confortevole, un bar ben fornito e cibo di qualità. Un hotel però non deve provvedere per una sola persona ma, in genere, per centinaia. Se a questo si aggiunge la necessità di lavorare con margini incredibilmente ridotti, si capisce che l’efficienza è un ingrediente fondamentale per il successo di qualsiasi attività alberghiera. Il personale, l’approvvigionamento del cibo, la biancheria, gli asciugamani (non cambiamoli tutti i giorni), fanno tutti parte dell’equilibrio che mantiene l’hotel in attivo, e nient’altro più dei sistemi che controllano ambiente, illuminazione, accoglienza al pubblico e gestione dietro le quinte, nonché le camere degli ospiti.

I piccoli risparmi si accumulano Molti anni fa ho lavorato a un progetto di un hotel nel sud di Londra, dove il fornitore del sistema di controllo abbassava attivamente di 2 gradi il riscaldamento/raffreddamento di ogni camera dalle 23 alle 6 del mattino. Gli ospiti non se ne accorgevano perché di solito dormivano. Era stata una proposta di vendita che dimostrava un risparmio per camera al giorno. Se non ricordo male, si trattava di una piccola somma, ma moltiplicata per il numero di camere annue, rappresentava un risparmio significativo per l’hotel. Questa semplice funzione richiede un’infrastruttura e tecnologie significative per renderla fattibile e produrre risparmi sui costi, e all’epoca consisteva in un pacchetto software proprietario e su misura che solo quell’azienda forniva, a pagamento.

Gli hotel si dividono in camere per gli ospiti, zone di accoglienza al pubblico che comprendono ristoranti, bar, hall, ecc. e zona posteriore, di gestione dietro le quinte, con cucine, uffici, locali per gli impianti, ecc. Le camere per gli ospiti sono versioni mini di una casa. Richiedono illuminazione, riscaldamento, raffreddamento, tapparelle e controllo degli accessi, ma su scala ridotta. Che si tratti di dieci stanze, cinquanta o trecento, sono tutte fondamentalmente uguali. Possono variare nella forma o nello stile, avere un paio di circuiti di illuminazione e/o interruttori in più, ma nulla che un sistema KNX non possa gestire facilmente. In effetti, aziende come Jung e Zennio hanno prodotti specificamente progettati e utilizzati proprio per questo scopo.

Lo Zennio ALLinBOX 46 è un esempio di attuatore multifunzione che può essere utilizzato per l’illuminazione, il riscaldamento, il raffreddamento, le tende e il controllo degli accessi (fonte: Zennio).

Occupazione delle camere

Per rendere i sistemi efficienti dal punto di vista energetico, è necessario sapere se le stanze sono occupate o meno. Ciò può essere ottenuto con l’utilizzo di un paio di semplici dispositivi, come il lettore di schede di accesso e/o un PIR interno. KNX è in grado di farlo; facile. Con i lettori di schede è anche facile capire chi si trova in una stanza in un determinato momento. Gli ospiti possono utilizzare completamente la stanza, mentre il personale può accedere solo alle luci e non ai controlli ambientali. Chi lascia una stanza con l’aria condizionata al massimo, la troverà spenta automaticamente dopo un periodo di timeout, per risparmiare così energia.

I lettori di schede abilitati KNX, come in questo esempio di Jung, possono essere utilizzati per avviare scene, limitare l’accesso e spegnere automaticamente i controlli di comfort quando la stanza non è occupata (fonte: Jung).

Anche le aree di accoglienza possono beneficiare di sensori di presenza e di sensori di temperatura, umidità e CO2. La modifica della velocità o del volume di ricambio dell’aria per i MVHR e le UTA rappresenta un modo molto efficiente dal punto di vista energetico per mantenere gli spazi dell’hotel confortevoli per gli ospiti. Non ha molto senso far funzionare le UTA a pieno ritmo in un ristorante o in un bar vuoto. Allo stesso modo, quando sono pieni, può essere necessario farli funzionare al 100% per mantenere l’aria fresca. Tutto questo è possibile con una soluzione KNX.

Gestione delle strutture

Uno degli aspetti più critici di ogni hotel è garantire la disponibilità delle camere per gli ospiti, ossia la loro vendibilità. Collegare tutte le stanze a un’interfaccia utente con una piattaforma di messaggistica o un sistema di posta elettronica che fornisca al team delle strutture informazioni accurate e aggiornate sullo stato delle stanze, sui guasti, sull’utilizzo dell’energia, ecc. è fondamentale per mantenere le stanze attive e disponibili. KNX, ovviamente, integra facilmente tutti questi requisiti senza la necessità di interfacciarsi con controlli di terze parti o API (per API si legga “scrittura di interfacce costosa e lunga”).

Per molti hotel, DALI è la scelta più ovvia per l’illuminazione. Il fatto che possiamo ottenere lo stato dei guasti e fornire al team delle strutture un modo semplice per testare l’illuminazione di emergenza, è un’ulteriore conferma di KNX e delle sue infinite soluzioni. Invece di aspettare che un tecnico dell’assistenza trovi una luce fuori uso, potete accompagnarlo direttamente alla luce danneggiata con il driver di illuminazione corretto non appena si verifica il guasto. Più grande è l’hotel, maggiori sono i vantaggi.

Dobbiamo considerare le strategie antincendio e altre procedure di emergenza per l’apertura delle porte, l’arresto degli impianti e simili, ma si tratta di semplici segnali di input/output che utilizziamo per attivare una serie di controlli basati su una strategia scritta che ci sarà stata fornita.

Conclusione

KNX fornisce un’unica soluzione non proprietaria per le camere, le infrastrutture di accoglienza e gestione, fino agli impianti. Non c’è bisogno di più tipi di sistema e delle rispettive interfacce di intercomunicazione, per le quali dovremmo valutare i possibili punti deboli. L’utilizzo di una dorsale KNX per le zone di accoglienza e il successivo collegamento con il GRMS (Guest Room Management System – Sistema di gestione delle stanze degli ospiti) crea una soluzione unica e senza interruzioni per l’hotel. L’utilizzo di un’unica azienda per più aree comporta un risparmio sui costi e vantaggi per le comunicazioni e la connettività.

La semplicità di KNX, unita alla sua scalabilità e robustezza, lo rende perfetto per il settore alberghiero, che è una versione più piccola di una struttura per ricoveri giornalieri.

Simon Buddle CEng MIET, consulente di Future Ready Homes, è specializzato nella progettazione di sistemi BMS e ELV.

www.futurereadyhomes.com

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