Nella Parte 2 di questa serie di tre parti che si riferisce ai professionisti KNX senza esperienza in hi-fi, Simon Buddle analizza l’audio high-fidelity.
Continuando dall’ultimo articolo nel quale ho spiegato la distribuzione audio, ora parliamo di Hi-Fi, cos’é e come si inserisce nel mondo KNX. Come ho detto l’ultima volta, ho sperimentato un nuovo risveglio visitando lo studio dimostrativo Naim Audio nella loro fabrica a Salisbury. Ascoltando dischi che avevo ascoltato per anni, quell’esperienza mi aveva donato una nuova chiarezza, dinamicitá e musicalità allo stesso tempo. In parole povere, suonava meglio di qualunqua cosa avessi mai sentito, e questo é semplicemente un punto dell’Hi-Fi. Il termine nasce nei lontani anni 50, quando venne utilizzato per descrivere la strumentazione audio capace di riprodurre fedelmente la musica. Ricordate la parola, ‘fedelmente’.
Per capire bene l’Hi-Fi, dobbiamo tornare indietro agli studi di registrazione. La band, l’orchestra, e/o l’artista avrá la certezza del suono che vogliono ricreare. Spesso i gruppi scelgono specifici studi di registrazione per il ‘sound’ che riescono a riprodurre. Quel ‘sound’ dipende da due cose; la stanza nella quale viene eseguito, l’acustica della stanza e dalle performance dell’attrezzatura che registra. Abbey Road, per esempio, nei lontani anni 20, utilizzavano piú di ottocento diversi microfoni Una band moderna di rock’n’roll utilizza un microfono del tipo Shure Brothers Model 55 che é degli anni 50, per ricreare un suono autentico per i loro pezzi iconici di rock’n’roll.
La nostra conclusione è semplicemente che il suono (la qualità) è estremamente importante. Il brano musicale che alla fine esce da uno studio di registrazione sarà stato registrato con amore (probabilmente molte, molte volte), ingegnerizzato sul banco di mixaggio dello studio, compresso e infine confezionato per il consumatore, oltre a una miriade di altri processi tecnici che sono troppo numerosi per essere citati in questa sede.
A questo punto dobbiamo capire un fatto molto importante. Quella che abbiamo tra le mani é musica, ma in senso cruciale, questa é la migliore che possiamo ottenere, a meno che poi non verrá rimasterizzata in futuro (Vedi the Abbey Rd, Youtube, in basso). Ma rimaniamo con l’idea che questo sia il meglio anche nel futuro. D’ora in poi, c’é solo una discesa per la musica – la qualitá puó solo peggiorare.
Tutto ha inizio da una sorgente
Guardando il video the Abbey Rd avrete sentito, all’inizio, la domanda ‘Qual é la parte piú importante della registrazione di musica?’, e la risposta ‘La sorgente’, ovvero, i musicisti. Ed é qui che parte il nostro viaggio nell’Hi-Fi. Abbiamo un pezzo musicale, contiene il 100% delle informazioni disponibili a noi, quello che siamo in grado di percepire con l’ascolto.
L’Hi-Fi tipicamente divide tutto in tre elementi, l’attrezzatura sorgente (come stream digitale, CD, dischi, cassette etc…), l’amplificatione e gli altoparlanti. Il compito di ogni componente Hi-Fi della catena è quello di riprodurre la musica nel modo più fedele possibile alla registrazione originale. Non aggiunge colorazione, artefatti di rumore o un suono unico. Gli amplificatori valvolari Hi-Fi, ad esempio, hanno un suono specifico. Il suono può anche piacere, ma non è veramente fedele all’originale.
Va bene, va bene, ora dobbiamo trasmettere questa discussione. Si discute se l’ascolto della musica debba essere o sia soggettivo o oggettivo. Si può assolutamente apprezzare il suono prodotto da un particolare set di diffusori, ma è fedele all’originale? Se vi piace il suono dei diffusori, vi suggerisco che il vostro ascolto è soggettivo. Per quanto mi riguarda, ho il chipset per l’ascolto oggettivo completo inserito nel mio cervello dopo anni di lavoro presso Grahams Hi-Fi e Linn Products. Voglio che il mio impianto riproduca l’originale nel modo più accurato possibile e che sia il più fedele possibile alle intenzioni del gruppo quando ha registrato la musica.
Ecco, quindi, una storia estremamente dettagliata dell’Hi-Fi. Ecco alcune indicazioni importanti su cui riflettere:
Streaming digitale
Il suono migliore inizia sempre con la migliore sorgente. Nel nostro mondo, ciò significa probabilmente un flusso digitale. Il servizio di streaming Tidal (Premium) sarà sempre superiore alle registrazioni compresse in formato mp3: a 1411kbps o 9216kbps per il primo contro i 128kbps per il secondo, ci sono semplicemente più informazioni da cui partire. Se si riproduce un mp3 di bassa qualità a 128kbps attraverso una coppia di diffusori B&W Nautilus di fascia alta, si può notare quanto sia terribile la registrazione. Utilizzate Tidal e il suono si trasformerà. Curiosità: su un giradischi lo stilo è correttamente posizionato, rispetto al solco a 90°, solo in due punti del disco; il resto dell’arco è un compromesso per la qualità del suono.
Scegliere la giusta apparecchiatura di riproduzione
Scegliere con cura l’apparecchiatura di riproduzione. Se non avete familiarità con le combinazioni di amplificatori e diffusori, vi consiglio di rivolgervi a un professionista. La maggior parte dei negozi di Hi-Fi si occupa di audio multisala, ma probabilmente non si occuperà di installazioni KNX. In questo modo potrete stringere un’alleanza e lavorare fianco a fianco per offrire al cliente un sistema eccellente.
Conclusioni
L’audio multisala si basa sulla facilità d’uso, mentre l’Hi-Fi sulla qualità. Potremmo avere clienti che vogliono l’uno o l’altro o entrambi. Con un po’ di conoscenza, possiamo certamente aiutarli a realizzare entrambi i desideri. KNX e Hi-Fi non sono elementi che integrerei, ma questo non significa che non dovremmo introdurli nel nostro mondo. L’Hi-Fi si affianca agli altri servizi extra a bassa tensione che forniamo, anche se per una nicchia un po’ geek. È un settore per il quale fareste bene ad associarvi a negozi locali e a seguire una formazione audio presso organizzazioni come CEDIA o Avixa.
Simon Buddle CEng MIET, is a consultant for Future Ready Homes, a specialist in BMS and ELV services system design.